Aerofagia

  • Quali sono le cause?
  • Quali sono i sintomi?
  • Quali sono i rimedi?
  • Quale trattamento consigliamo?
  • Cosa fare in gravidanza?
  • Quando rivolgersi al medico?

  • Con il termine aerofagia si indica un disturbo gastrointestinale che consiste nell’emanazione di continue flatulenze di cattivo odore. Oltre ad essere molto fastidioso ed imbarazzante per chi ne soffre, questo disturbo compromette i normali rapporti di vita sociale e personale. Diversamente da quanto si pensi, l’aerofagia può essere curata con dei rimedi in grado di contrastarne i sintomi più comuni.

    Quali sono le cause dell’aerofagia?

    L’aerofagia è causata dalla troppa quantità di aria ingerita che si è accumulata nell’apparato digerente. Una volta che questa va a finire nello stomaco provoca la fuoriuscita di gas che spesso hanno un odore cattivo, insieme alla sensazione di gonfiore addominale e continue eruttazioni. Ma quali sono le vere cause dell’aerofagia? Ecco una lista completa delle cause più comuni:

    • Alterazione della flora intestinale;
    • Stitichezza;
    • Sindrome dell’intestino irritabile;
    • Alimentazione poco varia e ricca di fibre e carboidrati;
    • Eccessivo consumo di latte e derivati;
    • Masticazione veloce;
    • Eccesso di bevande gassate;
    • Gastrite.

    Quali sono i sintomi dell’aerofagia?

    I sintomi più comuni che presenta una persona che soffre di aerofagia sono:

    • Emanazione di flatulenze puzzolenti e non;
    • Gonfiore addominale;
    • Dolori addominali;
    • Ruttazioni;

    Quali sono i rimedi per la cura dell’aerofagia?

    Un rimedio efficace contro l’aerofagia è quello innanzitutto di cambiare il proprio regime alimentare e fare degli esercizi di masticazione, provando a masticare il cibo e ad ingoiarlo più lentamente. Il nostro farmacista propone un trattamento efficace grazie all’utilizzo di prodotti medicinali che aiutano a prevenire e ad eliminare il gas presente nello stomaco. Inoltre è anche consigliato cominciare un trattamento a base di probiotici per ristabilire l’equilibrio della flora intestinale alterata.

    Quale trattamento consigliamo?

    Il trattamento che consigliamo è a base di integratori che ripristinano il normale equilibrio della flora batterica intestinale e riducono il gonfiore.

    1. Trio Carbone Gas Control Integratore Intestinale 7 Flaconcini

      Integratore intestinale da integrare alla dieta abituale per contrastare i gas che causano gonfiore addominale, flatulenza e meteorismo.

      Prezzo listino: 12,50 €

      Risparmio 16%

      Prezzo 10,56 € 10.56

      Prodotto Disponibile

    1. Enterolactis Plus Integratore con Fermenti Lattici Vivi 10 Bustine

      Integratore con 24 miliardi di cellule vive ideale per equilibrare la flora microbica intestinale di adulti e bambini in caso di terapie antibiotiche ...

      Prezzo listino: 17,30 €

      Risparmio 54%

      Prezzo 7,91 € 7.91

      Prodotto Disponibile

    Aerofagia in gravidanza, cosa fare?

    L’aerofagia è uno dei disturbi gastrointestinali che si presentano anche in gravidanza. La causa principale è dovuta ai continui cambiamenti ormonali a cui è sottoposta la donna in questo periodo. Da una parte abbiamo l’alta produzione di progesterone che agisce sui muscoli lisci rilassandoli compreso quelli dell’intestino rallentando così la sua normale funzione. Dall’altra parte abbiamo il peso crescente dell’utero che preme sullo stomaco e sull’intero apparato digestivo rallentando la digestione. L’aerofagia, insieme alla stitichezza e al bruciore di stomaco, sono disturbi che scompaiono senza alcun problema dopo aver partorito. In ogni caso è comunque consigliato di non prendere medicinali per curare l’aerofagia in gravidanza ma semplicemente fare attenzione all’alimentazione prediligendo pasti ricchi di vitamine e proteine, che siano leggeri e mangiare masticando lentamente per evitare l’entrata di aria nello stomaco.

    Quando devo rivolgermi al medico?   

    L’intervento del vostro medico può essere consigliato qualora l’aerofagia persiste nonostante il trattamento iniziato e quando si sospetta che ci sia una causa molto più grave.